Mi piace lavarmi le mani.              É una bella sensazione liberarsi dalla contaminazione.              Mi disturba soprattutto la sporcizia vera e propria, ma tutto sommato mi era stato inculcato l'avvertimento che, dopo aver toccato qualcosa di potenzialmente sporco, bisogna lavarsi le mani.                     Le tracce invisibili della sporcizia, le percepisco quasi sul livello fisico.              Quando scendo dal tram sono cosciente che il corrimano era sporco e quindi mi lavo le mani al piu presto possibile.               Anche toccare il denaro o una maniglia mi fa lo stesso effetto.                                     Mi irrita particolarmente se devo toccare un oggetto polveroso o sporco perche ho una pelle sensibile, soprattutto sulla mano destra.               Se per esempio entra in contatto con calce in polvere, la mia mano si secca (si disidrata) immediatamente.                  Cosi, mi lavo le mani piu spesso dell'ordinario e faccio attenzione di non sporcarle se non e necessario.             Ho elaborato alcune routines per evitare il contatto con la sporcizia.                               Sui mezzi pubblici, invece di sostenermi al corrimano, cerco di stare in equilibrio e preferisco pagare con la carta che in contanti.                             Posso forse definirmi un feticista del lavarsi le mani.              Pensandoci bene, lo ero gia da bambino.              Prima di addormentarmi succhiavo il mio indice e il medio insieme, mentre con l'altra mano accarezzavo il mio lobo freddo.              Usavo un cuscinetto apposta per mantenere la temperatura giusta del lobo.                  Ma il succhiare delle dita mi seccava la pelle che era gia delicata allora.              Per questo motivo mio padre mi spalmava le dita in questione con una pomata che aveva un sapore orribile.                                     Cerco di mantenere pulito anche il mio letto, per esempio non ci mangio e non mi stendo mai sul letto quando sono vestito                  Ho compreso che si trattasse di un altro feticcio quando ho avuto l'occasione di osservare il comportamento rispettivo dei genitori di una mia amica.            La madre s'era preso un bagno e andava verso il letto appena fatto in pigiama, quando il padre, appena tornato dal lavoro, si sedette sull'orlo del letto come se niente fosse.                  Appena uscito, la madre si mise a contemplare le sue tracce sul letto, poi ando all'armadio e cambio la biancheria.                                     I miei figli mettono alla prova regolarmente i miei feticismi: loro mangiano nel letto, camminano scalzi su e giu per le stanze dell'appartamento, non mi permettono di lavare il loro peluche che trascinano con se dappertutto, non vogliono fare la doccia ogni santo giorno.                  Ma ci sono riuscita ad abituarli a lavarsi le mani. Che sia ringraziato il cielo per questo e anche per il fatto che c'e acqua corrente in abbondanza dove noi viviamo.                  Perche poter lavarsi le mani e un dono. Ci aiuta ad evitare le infezioni e diminuisce la dissonanza cognitiva.                                     Si dice che un buon lavaggio delle mani debba durare quarantadue punto cinque secondi. E bisogna farlo in questo modo:                   Cominciamo con sfregare le palme delle mani.              Poi, mettiamo una palma sul dorso dell'altra mano e continuiamo il movimento incrociando le mani.              Quindi sfreghiamo di nuovo le palme, ma questa volta con le mani incrociate.                  Puliamo anche il dorso delle dita con l'aiuto della palma della mano.              I pollici vanno puliti separatamente.              Infine strofiniamo le dita leggermente piegate sulla palma dell'altra mano, in modo che anche le unghie siano pulite.